Risi e bisi

Un piatto tipico della tradizione veneta le cui origini storiche sono da attribuirsi alla Serenissima Repubblica di Venezia: il Doge, suprema magistratura della Repubblica di Venezia, lo apprezzava così tanto da renderlo il piatto simbolo dei festeggiamenti che si tenevano a Palazzo Ducale per onorare il patrono San Marco il 25 aprile. Per l’occasione il piatto doveva essere particolarmente ricco: un pisello per ogni chicco di riso. Il riso più adatto è il Vialone Nano di Grumolo delle Abbadesse (VI) introdotto fin dal ‘500 dalle monache benedettine, le Badesse appunto, mentre i piselli (i bisi), sono tradizionalmente coltivati in particolare a Lumignano, un piccolo paesino berico, ai piedi di una rupe, dotato di orti a terrazze detti “masiere”: grazie all’intuizione dei contadini di epoche passate il calore che la roccia scaldata dal sole restituiva al terreno permetteva di ottenere colture così precoci da poter fornire i “Bisi” al Doge per i festeggiamenti del 25 aprile.

Ingredienti per 4 persone

  • 300 g di riso vialone nano
  • 1,2 l brodo vegetale
  • 1 kg di piselli freschi interi
  • 1 cipolla
  • 40 g prezzemolo
  • olio extra vergine d’oliva qb
  • sale e pepe

Sgranare i piselli e tenere i baccelli. Togliere a questi ultimi il filo e metterli a bollire in acqua salata. Una volta cotti, vanno frullati con poca acqua di cottura e il composto va filtrato per ottenere un liquido denso e liscio da unire al brodo vegetale. Preparare il brodo vegetale con carota, sedano e cipolla. In una pentola, imbiondire la cipolla con 2 cucchiai di acqua e 1 cucchiaino di olio extra vergine d’oliva e mettere i piselli aggiungendo un mestolo di brodo. Attendere che si asciughi poi versare il brodo rimanente nella casseruola e quando inizia a bollire aggiungere il riso e lasciarlo cuocere mescolando spesso. Al termine della cottura, assaggiare e regolare di sale e pepe.