Ottobre 10, 2022 / Articoli
Ottobre, mese della prevenzione
E’ iniziato da qualche giorno il mese dedicato in tutta l’Italia alla prevenzione dei tumori e in particolare di quello del seno che rappresenta la patologia neoplastica più frequentemente diagnosticata nell’intera popolazione, donne e uomini insieme, e la prima causa di morte per tumore nelle donne (circa il 14,3% delle morti per cancro).
Come fare prevenzione?
Dai primi anni 2000 è ormai chiaro che, nonostante l’enorme quantità di risorse posta negli anni precedenti allo studio del genoma, circa il 90% dei casi di malattia è dovuto all’ambiente in senso lato quale le scelte e i comportamenti che assumiamo e le condizioni socioeconomiche in cui viviamo
Ognuno di noi nasce con un’eredità genetica che predispone a determinate malattie: la probabilità di ammalarsi o meno è però influenzata dal livello economico che possediamo che determina la qualità del cibo che consumiamo e l’accesso o meno alla prevenzione e alle cure, dal livello culturale che consente di comprendere i messaggi degli esperti, e dunque seguirne le raccomandazioni (come vaccinarsi, non esporsi a rischi superflui (come il fumo) e avere un’alimentazione basata su cibi freschi anziché industriali) e ultimo ma non di importanza dalla rete di relazioni che ognuno di noi instaura e che sembra essere cruciale per stabilire comportamenti a rischio per la nostra salute. Nel 2007 infatti due ricercatori mostrarono che, osservando per lungo tempo (in questo caso 32 anni) persone obese, quest’ultime tendevano a frequentare più spesso altre persone obese, e chi non lo era tendeva a diventarlo se frequentava persone che acquisivano peso.
Nel 2018 il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro ribadisce attraverso una serie di raccomandazioni il ruolo centrale dello stile di vita nella prevenzione del rischio di malattia oncologica, mettendo al primo posto del suo decalogo, due aspetti come il mantenimento di un peso adeguato e di una vita attiva.
Quando un peso può essere considerato adeguato?
Gli esperti della nutrizione utilizzano un parametro chiamato indice di massa corporea (IMC, in inglese BMI) che, seppure con dei limiti, dà una prima idea: si calcola facendo il rapporto tra il peso (in kg) e il quadrato dell’altezza (in metri): un valore di IMC compreso tra 18,5 e 25 indica un peso adeguato all’altezza, inferiore a 18,5 una situazione di sottopeso, superiore a 25 ma inferiore a 30 di sovrappeso e maggiore di 30 una condizione di obesità. Questo valore, non distinguendo tra massa grassa, magra e liquidi, non può però essere utilizzato da solo per definire uno stato di sovrappeso/obesità.
Per capire se il grasso, in particolare quello in sede addominale, è in eccesso, oltre all’ IMC e ad altri esami più specifici che è possibile effettuare rivolgendosi ad un esperto del campo (nutrizionisti, dietisti, dietologi…) si può quindi utilizzare un semplice metro da sarta: ponendo il metro 1 cm sopra l’ombelico, si misura la circonferenza addominale: un valore superiore a 80 cm per le donne (e 94 cm) indica un eccesso di grasso viscerale che è associato ad un aumentato rischio di ipertensione, ipercolesterolemia e diabete e morte in generale.
Perché è cosi importante il peso corporeo?
Chi è sovrappeso o obeso ha maggiori probabilità di ammalarsi nel corso della vita. In particolare, le donne sovrappeso e obese si ammalano di più di tumore del seno (con un rischio dell’ordine del 50% in più dopo la menopausa) e hanno un maggior rischio di mortalità (pari a 1,5 volte superiore) rispetto alle normopeso. Il grasso in eccesso, soprattutto in sede viscerale, cioè attorno a fegato, pancreas, ma anche nei muscoli, provoca un accumulo di insulina nel sangue (condizione di insulino-resistenza) che crea un’infiammazione cronica di basso grado che è alla base di malattie croniche, neurodegenerative tra cui il cancro; nel tumore del seno, l’insulina stimola la crescita delle cellule mammarie sia direttamente agendo come fattore di crescita sia aumentando la quota di estrogeni liberi; l’insulina stimola inoltre la sintesi di androgeni che vengono convertirti nel tessuto adiposo in estrogeni: tanto maggiore è la quota di tessuto adiposo, tanto più elevata sarà la sintesi di estrogeni e quindi la crescita del tessuto mammario.
Come tenere sotto controllo il peso?
Dal punto di vista nutrizionale, i principali alimenti che favoriscono l’obesità sono, in ordine di importanza, patatine fritte confezionate, patate, carni lavorate, carni rosse fresche, bevande zuccherate, dolciumi e farine raffinate, succhi di frutta, mentre aiutano a non ingrassare frutta, verdura, cereali integrali, legumi e semi oleaginosi.
Ma non solo: infatti molti studi riportano una riduzione del grasso corporeo, dell’insulino-resistenza e un rafforzamento del sistema immunitario (che aiuta ad eliminare le cellule tumorali) a partire da 150 minuti alla settimana di attività fisica moderata come camminare a passo sostenuto, andare in bicicletta, fare ginnastica dolce, equivalenti a 25-30 minuti al giorno associati ad esercizi di rafforzamento muscolare; ugualmente importante sembra essere mantenere una vita attiva ogni giorno, sfruttando, nel corso della giornata, ogni occasione per muoversi, come scegliere le scale al posto dell’ascensore, parcheggiare lontano dall’ufficio o dal supermercato, scendere qualche fermata prima dall’autobus come già suggerito in diversi “spuntini” di questo blog.
Infine, per concludere, cruciale è il ruolo del sonno che quando è ridotto (sono sufficienti già due notti con 4 ore per notte) sembra ridurre l’attività del sistema immunitario, aumentare lo stimolo della fame (aumentando i livelli di grelina) e diminuire quello della sazietà (diminuendo i livelli di leptina) provocando un maggiore consumo di cibi ad alta densità energetica e un innalzamento dei livelli di cortisolo.
Buona vita!
Fonti per testo ed immagine
Collegio Italiano dei Senologi: Indicazioni per la miglior pratica clinica. Epidemiologia del carcinoma mammario (https://www.senologia.it/wp-content/uploads/2021/08/CIS-LG-Epidemiologia-del-carcinoma-mammario-2021.08.pdf)
Gruppo 2003 per la ricerca scientifica: Immunonutrizione, stili di vita e benessere, Milano giugno 2022 https://www.gruppo2003.org/sites/default/files/dossier_immunonutrizione-web.pdf
WCRF Recommendations 2018 (https://www.wcrf-uk.org/preventing-cancer/our-cancer-prevention-recommendations/)