Spuntino n.113: PFAS negli alimenti

I PFAS (sostanze perfluoroalchiliche) sono composti utilizzati in numerose attività industriali (dal rivestimento delle pentole antiaderenti, alla produzione di tessuti impermeabili, etc.), che non esistono in natura, sono altamente persistenti, bioaccumulabili e pertanto praticamente indistruttibili. Oltre a permanere nell’ambiente, queste molecole tossiche entrano nella catena alimentare, attraverso le acque, il suolo, le coltivazioni, gli allevamenti e quindi si accumulano nel nostro cibo e in tutti organismi viventi, compreso l’uomo. A livello medico, i PFAS sono noti come interferenti endocrini, poiché sono in grado di alterare i processi dell’organismo che coinvolgono gli ormoni (interferendo in tal modo su fertilità, sviluppo, comportamento, etc.). Bisogna pertanto prestare molta attenzione a qual è la zona di provenienza dei prodotti alimentari che acquistiamo, che siano animali (pesce, uova, carne, etc.) ma anche vegetali.