Maggio 24, 2021 / Articoli
22 Maggio – Giornata mondiale biodiversità
“Allora, dovunque s’andasse, avevamo sempre rami e fronde tra noi e il cielo. L’unica zona di vegetazione più bassa erano i limoneti, ma anche là in mezzo si levavano contorti gli alberi di fico, che più a monte ingombravano tutto il cielo degli orti, con le cupole del pesante loro fogliame, e se non erano fichi erano ciliegi dalle brun fronde, o più teneri cotogni, peschi, mandorli, giovani peri, prodighi susini, e poi sorbi, carrubi, quando non era un gelso o un noce annoso”.
La lettura di questo brano da “Il Barone Rampante” di Italo Calvino è subito evocativa. Colori, profumi, aromi, sapori accendono i sensi. Ma purtroppo la realtà ci propone anche altri scenari, fioriture in affanno per problemi climatici, moria di specie vegetali e animali per abuso indiscriminato di sostanze inquinanti, il cielo, sempre più opaco, per nebulizzati e gas di scarico che ci impediscono di respirare, la perdita di suolo per uso di macchinari ed estensione delle aree urbane. Chi lavora con la natura questi cambiamenti li osserva tutti i giorni e spesso, con resilienza, cerca di andare avanti senza perdere la speranza perché siamo ancora in tempo per cambiare direzione.
Cosa quindi possiamo fare?
Il direttore scientifico del WWF, Marco Galaverni sottolinea come la parte più importante del problema risieda nelle scelte alimentari che ogni giorno noi facciamo a partire da quella del tipo di materie prime che acquistiamo (animali vs vegetali), la loro origine geografica e la loro modalità di produzione (prodotti ottenuti da coltivazione biologiche e non convenzionali e intensivi).
Solo mettendo mano a questi aspetti riusciremo a produrre un cambiamento concretamente efficace.
Proviamo a mettere mano al cambiamento con una proposta semplice per condire le nostre tavole con prodotti della primavera: il pesto di salvia dei prati e mandorle della dr.ssa Gioia Dalla Gasperina.
La SALVIA DEI PRATI è una pianta selvatica, dal gusto ed aroma (che si sente soprattutto nei fiori e meno nelle foglie) molto più delicati rispetto alla comune Salvia Officinalis (quella che coltiviamo e comperiamo). Pur essendo più blanda nel sapore e quindi adatta a preparazioni più delicate, la Salvia Pratensis è dotata di spiccate proprietà medicinali, già conosciute nell’antichità. La salvia ha proprietà digestive ed antifermentative e, contemporaneamente, svolge un’azione antisudorifera (agisce riducendo la sudorazione eccessiva), antisettica, espettorante, antinfiammatoria ed ipoglicemizzante.
RICETTA PESTO: tritare le mandorle e l’aglio, a parte le foglie di salvia selvatica, e poi frullare nuovamente il tutto assieme (in quest’ultimo caso con minipimer) fino ad ottenere una crema, aggiungere l’olio (extravergine di oliva) ed aggiustare di sale. È possibile ripassare il composto in padella con olio e acqua, nel caso si utilizzi per condire una pasta.