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Earth Overshoot day 2016

a cura di dott.ssa Roberta Franceschini

L’8 agosto 2016 c’è stata la “triste” ricorrenza dell’ Earth Overshoot day ovvero, il Giorno del superamento, il giorno in cui la quota di risorse naturali consumata dalla popolazione mondiale supera quelle che la Terra mette a disposizione per l’anno in corso. Ogni anno questa giornata arriva prima: lo scorso anno cadeva il 13 agosto, nel 2014 era il 20 agosto, nel 2007 ad ottobre e nel 1987 cadeva addirittura a dicembre.
I dati ricavati dalla ricerca dalla Global Footprint Network rivelano che la popolazione mondiale, in poco più di otto mesi, ha utilizzato una quantità di risorse naturali (in termini di specie ittiche, risorse idriche, foreste, terreni coltivabili) che corrisponde a quella che il nostro pianeta è in grado di rigenerare in un anno e per il resto dell’anno dovremo vivere a sbafo e le conseguenze andranno a incidere sulle foreste che subiranno un ulteriore decremento (e l’anidride carbonica si accumulerà sempre di più nell’atmosfera e nei mari), sulla biodiversità che risulterà ulteriormente impoverita, ma anche sulla pesca con una diminuzione della disponibilità di cibo, sui terreni che saranno sempre più impoveriti.Cosa si sta facendo: A livello istituzionale sono state varate delle misure volte a ridurre il consumo delle risorse primarie (in particolare non rinnovabili) puntando in particolare sul riciclo o riutilizzo dei rifiuti (vedi il Pacchetto per l’Economia Circolare introdotto dall’Unione Europea) e sulla riduzione degli sprechi di cibo, di energia, acqua ed altre risorse (vedi il decreto legislativo sugli sprechi alimentari approvato in questi giorni in Italia).Cosa possiamo fare noi tutti i giorni: portare nelle nostre tavole prodotti locali e di stagione (evitare così di fare viaggiare prodotti che in quel momento non ci servono), comprare dal produttore (evitando imballaggi) e in particolare da coloro i quali si dedicano al recupero di specie antiche per dare una mano alla biodiversità, riscoprire i legumi (gli allevamenti di bovini sono i maggiori produttori di gas serra), privilegiare allevamenti in cui gli animali pascolano liberi all’aria aperta (oltre a rispettare di più allevatori e animali, diamo una mano all’ambiente), evitare gli sprechi (chiudere l’acqua mentre ci si lava i denti o durante la doccia, riutilizzare l’acqua della pasta per lavare i piatti, per le piante del giardino, per cuocere altre pietanze), utilizzare gli avanzi (pezzi di carote deperite, ciuffi di sedano disidratati pezzetti di cipolla che troviamo sul fondo del frigo possono essere trasformati in brodo vegetale o essicati in formn per produrre il dado, pane avanzato che può essere trasformato in una base per torta o unito alle verdure in minestrone estivo)

Fonti:

Sprechi alimentari: approvata la legge

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