Settembre 7, 2015 / Articoli
Riflessioni di fine estate
Cammino nel bosco guardandomi i piedi e la terra che calpesto e mi soffermo sull’intreccio di radici affioranti che creano un reticolo diffuso, all’interno del quale la terra può essere trattenuta. Mi rendo conto che senza quelle radici, senza quegli alberi il colle sul quale sto camminando non esisterebbe, che la terra verrebbe dilavata dalle piogge, franando e che le chiome di quegli alberi, oltre a proteggermi dal caldo sole di agosto, lavorano incessantemente consentendo la vita sulla Terra. Banale? A volte ci sono cose che sappiamo, ma di cui prendiamo coscienza improvvisamente, gesti che facciamo automaticamente anche se mossi da un intento etico o ambientalista. Penso ad esempio all’overshoot day, (tra l’altro in Italia le cose vanno ben peggio) ovvero il giorno dell’anno in cui iniziamo ad usare risorse ambientali in anticipo, molti ne ignorano addirittura l’esistenza, ma pensate che è come non rendersi conto che da agosto a dicembre consumiamo i nostri risparmi invece che vivere di quello che guadagniamo, ad un certo punto le nostre risorse saranno finite ed allora? Allora forse sarebbe meglio iniziare veramente a prenderci cura di noi e della Terra su cui viviamo come suggerisce anche Papa Francesco nella sua illuminata enciclica, senza continuare a rifugiarci in comportamenti che “vanno dalla negazione del problema all’indifferenza, alla rassegnazione comoda, o alla fiducia cieca nelle soluzioni tecniche” (p. 14). Papa Francesco ci ricorda che viviamo in una “casa comune” e che c’è una “relazione di reciprocità responsabile tra essere umano e natura” (p. 67): se ci prendiamo cura della natura, la natura si prende cura di noi. Se vogliamo dominarla si ribella e ci distrugge (Curare madre terra ed. emi). Ma l’enciclica affronta molto altro; parla del diritto di tutti gli esseri umani di avere libero accesso all’acqua, ricordiamoci ogni volta che apriamo un rubinetto che siamo tra i fortunati della terra! Nell’enciclica si parla anche della carta della terra, anche questo un documento sconosciuto alla maggior parte delle persone di cui vi suggerirei di andare a leggere almeno la traduzione in italiano (sono solo 5 pagine!).
Potremmo quindi cercare di essere più consapevoli quando acquistiamo qualsiasi cosa o quando decidiamo il mezzo di trasporto o ancora quando facciamo raccolta differenziata per incamminarci sulla strada di quell’“economia circolare” di cui si parla a livello europeo. Un bel passo in avanti sarebbe iniziare a mettere in pratica senza aspettare i tempi troppo lunghi richiesti dalla formulazione di leggi, anche perché la legge (che in ogni caso va fatta) spesso viene vista come una costrizione e come tale purtroppo in alcune situazioni invoglia a fare i furbi, cosa che non succede se pensiamo di agire per il piacere di vivere meglio. Nell’economia circolare abbatteremmo drasticamente la quantità dei rifiuti prodotti e di conseguenza verrebbe meno la necessità di sostenere il folle dibattito sugli inceneritori, che giustamente nessuno vuole sotto casa. La pessima qualità dell’aria oramai, oltre a farsi percepire dal nostro olfatto e per l’irritazione delle vie respiratorie, è correlata con l’aumento di malattie cardiovascolari e tumori, ma ultimamente vi sono evidenze anche di influenze negative sullo con lo sviluppo neurologico dei bambini e sull’incidenza dell’autismo, che evidentemente non è colpa dei genitori…
A questo punto, come suggeriva Thoreau e come mette in pratica quotidianamente Boris Pahor arrivato a 102 anni, bisognerebbe camminare nel bosco per 3-4 ore al giorno per entrare in contatto con noi stessi attraverso la natura, ma in mancanza di un bosco iniziate da quel che avete vicino a casa!
Vorrei concludere con una considerazione di Papa Francesco nella sua enciclica: dovremmo “arrivare a amare e accettare il vento, il sole o le nubi, benché non si sottomettano al nostro controllo” (p.228).
Ed or non mi resta che sperare che piova, così magari vi viene voglia di andare ad approfondire tutti i link!
laura
22 Settembre 2015 - 19:07Che bella riflessione Michela! E’ vero tutti noi ogni giorno dovremmo fermarci a pensare alle nostre azioni, senza fare acquisti scellerati e di fretta, senza prendere l’auto solo perchè oramai è un’abitudine, senza usurpare ciò che è di tutti! Se ognuno di noi almeno ci provasse…