Novembre 14, 2014 / Articoli
Parabeni si Parabeni no!
dal blog http://cosmesiedintorni.blogspot.it/
I Parabeni appartengono alla categoria
dei conservanti ed il loro utilizzo è sotto la lente d’ingrandimento da diverso tempo.
Perchè stanno fiorendo moltissime etichette cosmetiche con la scritta Paraben free?
Facciamo il punto della situazione e cerchiamo
di capire qualcosa sulla natura di queste sostanze.
I Parabeni e i loro sali sono una famiglia di
conservanti sintetici utilizzati nei prodotti cosmetici (nonché farmaceutici ed alimentari).
Sono buoni antimicotici e mostrano una scarsa attività nei confronti dei batteri Gram+ e Gram-.
Il Regolamento 1223/09 (Regolamento unico europeo sui cosmetici, entrato in vigore l’11 Luglio 2013) all’allegato V (Elenco dei conservanti autorizzati nei prodotti cosmetici), descrive le concentrazioni massime d’utilizzo dei Parabeni, nei prodotti cosmetici, da rispettare per garantire un elevato livello di tutela della salute umana:
0,4% per un singolo Parabene
0,8% per le miscele di Parabeni
I Parabeni più comuni che troviamo nei prodotti cosmetici sono i seguenti:
Methylparaben e suoi sali come Sodium metylparaben
Ethylparaben e suoi sali come Sodium ethylparaben
Propylparaben e suoi sali come Sodium propylparaben
Buthylparaben e suoi sali come Potassium ethylparaben
Negli ultimi anni si è discusso molto sui Parabeni come possibili “Disgregatori endocrini” o “Interferenti endocrini”. Sono stati condotti diversi studi indipendenti per analizzare se e come i Parabeni possano penetrare nel nostro corpo e agire con un meccanismo simile agli ormoni: cioè se siano in grado di stimolare la proliferazione cellulare di alcuni organi bersaglio.
Non sono state trovate associazioni causali tra applicazione di cosmetici contenenti Parabeni e sviluppo di tumori, come quello mammario; il fatto che però va tenuto in considerazione è che i cosmetici contengono altre sostanze che possono interferire con il nostro sistema endocrino e che questi prodotti cosmetici vengono utilizzati quotidianamente. Gli effetti di tali sostanze si sommano, bisogna tener presente che siamo esposti ad un miscuglio di sostanze estrogeniche.
I Parabeni sicuramente hanno un potere allergizzante da non sottovalutare, evitiamoli pertanto, soprattutto se i cosmetici che abbiamo comprato devono finire sulla pelle dei nostri bambini o su quella di persone con pelle reattiva, couperosica, sensibile…
Cosa dice la legge a tal proposito?
Il 9 aprile 2014 con il Regolamento 358/2014 c’è stata una modifica all’impiego di alcuni Parabeni presenti nei cosmetici.
Il Comitato scientifico per la sicurezza sui cosmetici (CSSC) ritiene sicure le percentuali attualmente utilizzate ma ha vietato i seguenti Parabeni per l’impossibilità di valutare i rischi per la salute umana di tali composti:
Isopropylparaben (sale di sodio o sale di isopropilparabene)
Isobutylparaben (e suo sale di sodio o sale di isobutilparabene)
Phenylparaben
Benzylparaben
Pentylparaben
Il Regolamento 358/2014 dice che: “Il CSSC ha confermato che il Metilparabene e l’Etilparabene sono sicuri se utilizzati alle concentrazioni massime autorizzate. Per quanto riguarda il Propilparabene ed il Butilparabene sono in corso elaborazioni nel quadro della seconda fase della gestione dei rischi connessi ai parabeni”.
“Dal 30 ottobre 2014 verranno immessi sul mercato prodotti conformi a tale Regolamento, invece dal 30 Luglio 2015 verranno messi a disposizione sul mercato dell’Unione solo i prodotti cosmetici che rispettano le prescrizioni del Regolamento 358/2014”.
Il che tradotto vuol dire che fino a Luglio 2015 potremmo trovare ancora in commercio prodotti contenenti i Parabeni vietati. Cerchiamo di leggere le etichette dei prodotti che compriamo, soprattutto per quelli che resteranno a contatto con la nostra pelle per diverse ore, come le creme viso o corpo. I conservanti sono sicuramente importanti per mantenere l’integrità del cosmetico, ma possiamo scegliere in modo più dermocompatibile, optando ad esempio per prodotti cosmetici contenenti oli essenziali (o singoli componenti degli oli essenziali) come il Tea Tree, che vantano ottime proprietà antimicrobiche, antifungine e antimicotiche!
Ultima considerazione: attenzione anche al famoso Caprifoglio Giapponese (INCI: Lonifera Japonica) utilizzato come conservante “naturale” nei prodotti con dicitura Preservative Free: al suo interno sono presenti “naturalmente” 5 parabeni che ovviamente non vengono dichiarati in etichetta fra gli ingredienti perché contenuti naturalmente. E quindi ecco in etichetta la scritta NO SYNTHETIC PARABENS…cosa ne pensate?
Laura Gregnanin