Novembre 3, 2014 / Articoli
“Lo stile di vita fa la differenza… l’AICR ce lo conferma”
L’estate ormai è finita, anche se qualche giornata soleggiata ci da l’illusione di averne ancora per un po’, e già da tempo abbiamo ripreso i vecchi ritmi… lavoro, scuola, casa, vita sociale… e frenesia sia!
Ma, dopo le trascuratezze estive, l’autunno è anche il momento per riprendere le redini della situazione: chi ricomincia con gli allenamenti, chi si iscrive in palestra, i pasti sono più equilibrati e scanditi dai ritmi della giornata o magari si decide che è giunto il fatidico momento di mettersi a dieta!
L’importante è migliorare lo stile di vita nel suo complesso! Ce lo dimostra anche l’AICR (Istituto Americano per la Ricerca sul Cancro) che, per non farci perdere niente, ha fatto il riassunto degli studi pubblicati mentre noi eravamo in vacanza. Tra questi troviamo una ricerca riguardante gli adulti che sono sopravvissuti ad un cancro nell’età infantile (pubblicato sul Cancer).
Questo studio rafforza l’evidenza che uno stile di vita sano è importante sul lungo termine, soprattutto per questi “bambini sopravvissuti” che hanno un aumentato rischio di sviluppare la Sindrome Metabolica e altre malattie croniche. La Sindrome Metabolica si presenta come un insieme di fattori (pressione sanguigna alta, alti livelli di colesterolo e di glucosio nel sangue, eccesso di grasso corporeo) che aumentano il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, ictus, diabete di tipo 2 e vari tumori. Oltre a questo i sopravvissuti hanno un maggior rischio di avere una ricaduta, cioè di sviluppare un secondo tumore maligno. Ma ci sono buone notizie! Dallo studio emerge che chi ha seguito più diligentemente le raccomandazioni AICR per la prevenzione del cancro, ha tagliato il rischio di sviluppare la sindrome metabolica, mentre quelli che hanno seguito meno le raccomandazioni hanno avuto più del doppio del rischio di svilupparla, anche decenni dopo la diagnosi di cancro.
Circa tre quarti degli adulti che hanno avuto un cancro quand’erano bambini manifestano almeno una condizione cronica. La radioterapia ed altri trattamenti, insieme ad obesità e altri fattori dipendenti dallo stile di vita, incrementano il rischio di sindrome metabolica, ma il più alto ce l’hanno quelli che sono stati trattati con radiazioni alla testa (cranio radiografia). Lo studio ha misurato l’aderenza a 7 dei 10 punti AICR: mantenere un peso sano, mantenersi fisicamente attivi, consumare frutta e verdura, basare l’alimentazione su cibi vegetali, limitare il consumo di alcol, mangiare meno di 80 g di carne rossa al giorno e limitare il sodio. È emerso che l’associazione tra sindrome metabolica e stile di vita è più forte rispetto a quella tra la stessa sindrome e la radioterapia craniale, il che suggerisce che il rischio è modificabile adottando uno stile di vita sano. La leader dello studio Kirsten Ness conclude dicendo: “lo stile di vita ha un effetto sulle persone che non hanno avuto cancro e conseguenti terapie. È facile che i sopravvissuti abbiano un rischio di sviluppare malattie croniche maggiore rispetto ai loro coetanei; loro sono vulnerabili e devono essere forniti di strumenti che promuovano comportamenti salutistici positivi il prima possibile dopo la diagnosi del cancro”.
Ricordiamo che le raccomandazioni servono soprattutto per la prevenzione e sono ottime linee guida per tutti: bambini, adulti, anziani, malati, sani, sportivi o meno sportivi e così via. Vi lascio con una ricettina anticancro da preparare in famiglia per condire ad esempio una pasta di farro integrale:
PESTO DI TOFU E BROCCOLI
Ingredienti: 150 g di broccolo cotto a vapore, 70 g di tofu al naturale, 1 spicchio d’aglio, olio di oliva extravergine, sale e pepe.
Frullare insieme il tofu tagliato a tocchetti, il broccolo (crudo o cotto al massimo per 5 min) e l’aglio. Aggiungere circa 2 cucchiai d’olio, salare e pepare e mescolare bene con un cucchiaio.
Massimo
3 Novembre 2014 - 14:31Sono convinto anch’io che vale molto di più lo stile di vita, che tante diete ferree, il primo a lunga scadenza, il secondo lo si rincorre senza mai arrivare ad un obbiettivo.
Max