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A proposito di igienizzanti per le mani

Tempo di vacanze e di viaggi e di giornate all’apigienizzante manierto senza la possibilità di lavarsi semplicemente le mani. In questi casi ci tornano utili i gel igienizzanti per le mani, semplici da usare e comodi da portare in viaggio. Sono cosmetici contenenti alcol o alcol denaturato, acqua, addensanti, profumo, coloranti, conservanti e spesso il Triclosan. Cos’è?

Il Triclosan è un’organoclorina creata negli anni 60 dello scorso secolo per prevenire le infezioni negli ospedali e come tutte le organoclorine è molto stabile, è dotata di lipofilia, quindi penetrabile attraverso la pelle, e si bioaccumula. La cosmesi ne sfrutta l’azione antimicrobica e viene utilizzato soprattutto per modificare la flora microbica cutanea, raramente viene utilizzato come conservante cosmetico. La nostra pelle, dal momento in cui nasciamo, è colonizzata da una flora microbica costituita in maggior parte da batteri Gram + soprattutto aerobi ed in misura minore Gram – e miceti, vivono anche batteri anaerobi come il Propionibacterium acnes soprattutto nelle zone ad alta densità di lipidi come il follicolo pilo sebaceo. La flora microbica è molto importante in quanto ci difende dall’attacco di microrganismi transitori anche patogeni.

Il Tricolsan agisce nei confronti della flora microbica residente controllandone la crescita e la sua concentrazione massima nei prodotti cosmetici era fissata al 0,3%. Lo si trova ad esempio nei prodotti per pelli acneiche, nei deodoranti, nei colluttori, nei dentifrici antiplacca ed antitartaro, nei saponi solidi e liquidi e nei disinfettanti per le mani.

Provate a leggere l’etichetta del vostro igienizzante per le mani: sicuramente lo troverete fra gli ingredienti.

Il Regolamento 358/2014 ha fissato nuovi limiti per il suo utilizzo: “dentifrici, saponi per le mani, saponi per il corpo/gel doccia, deodoranti (non spray), ciprie e correttori, prodotti per le unghie e per la pulizia delle unghie delle mani e dei piedi prima dell’applicazione di unghie artificiali: concentrazione massima d’impiego: 0,3%

Colluttori: 0,2%

Il nuovo provvedimento è entrato in vigore il 30 aprile 2014; i nuovi prodotti potranno essere immessi sul mercato dal 30 ottobre 2014 (saranno presenti ancora i prodotti con la vecchia percentuale) e dal 30 luglio 2015 saranno messi a disposizione sul mercato dell’Unione solo i prodotti cosmetici che rispettano le prescrizioni del nuovo Regolamento.

Da anni si parla del Triclosan, perché?

Per il suo pessimo impatto ambientale nei confronti delle piante acquatiche e dei pesci, perché si bioaccumula nell’ambiente e quindi nei pesci, perché è stato ritrovato nel latte materno e nel plasma, perché ci sono studi che dimostrano come il Triclosan interferisca con il sistema endocrino, nello specifico con la produzione degli ormoni tiroidei T3 e T4. Non ultimo: l’EPA, l’Environmental Protection Agency, americana, ha registrato il Triclosan come pesticida.

Alternative?

Utilizzare piante ricche in tannini e flavonoidi ad azione purificante e antisettica quali: Amamelide, Bardana, Betulla; e utilizzare l’olio essenziale di Melaleuca ad azione antibatterica e antimicrobica.

Dal blog  www.cosmesiedintorni.blogspot.it

5 Risposte all'articolo “A proposito di igienizzanti per le mani”

  1. Franco
    14 Agosto 2014 - 00:17

    Grazie Laura per queste e tutte le altre informazioni riguardanti il settore della dermatologia. Tra gli ingredienti dei prodotti che normalmente uso, saponi e deodorante, non ho trovato il Tricolsan del quale parla in questo articolo. E’ possibile che abbia un altro nome o una sigla che lo indichi in modo non specifico?
    Potrebbe consigliarmi un solare con fattore di protezione intorno al 15? Principalmente mi espongo al sole in diversi momenti della giornata lavorando in giardino, mi abbronzo facilmente e le sole parti sensibili sono le gambe dalle ginocchia alle caviglie, nel senso che in queste zone la pelle si secca.
    La ringrazio e saluto cordialmente
    Franco

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  2. Laura Gregnanin
    15 Agosto 2014 - 16:13

    Gentile Franco, grazie per il suo intervento. Il Triclosan, questo il nome INCI che trova in etichetta (non ho mai trovato sinonimi), è presente in tantissimi prodotti igienizzanti ma può trovarne anche senza. Quelli senza per l’appunto sono a base di alcol denaturato e/o clorexidina come disinfettanti, più additivi vari.
    Per quanto riguarda i solari mi affiderei a qualche azienda bio, se ne trovano di buoni a base di oli vegetali, biossido di titanio non micronizzato e filtri chimici fotostabili. Alcune aziende serie scrivono tutte queste informazioni in etichetta.
    Se la pelle della gamba (ginocchio-caviglia) è sensibile, le consiglierei un solare con SPF maggiore di 15, magari 30, il tutto dipende anche dal tipo di colore che ha la sua pelle.
    Cordiali saluti
    Laura Gregnanin

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  3. Franco
    18 Agosto 2014 - 12:28

    Buongiorno Laura grazie per l’attenzione e i consigli riguardo ai prodotti solari. Proverò un solare con SPF 30 con le caratteristiche che mi ha indicato. La mia pelle è in generale sensibile all’abbronzatura nel senso che prende molto velocemente un colore ambrato senza irritazioni pur non avendo mai usato creme o oli solari, l’unica parte sensibile è quella zona della gamba. Prossimamente chiederò a Michela Trevisan se l’irritazione può dipendere anche da altri fattori. Forse potrei anche cercare un prodotto dopo sole della stessa marca del solare.
    Cordiali saluti
    Franco Zanoni

    Rispondi
  4. Laura Gregnanin
    3 Settembre 2014 - 10:00

    Buongiorno Franco, spero abbia trovato il solare giusto per la sua pelle. Per le sue gambe potrebbe utilizzare una buona crema nutriente ed idratante a base di grassi vegetali (senza siliconi e grassi minerali), ne trova di buone certificate eco-bio. Purtroppo la gamba ha meno ghiandole sebacee rispetto alla parte alta del corpo: le zone seborroiche sono infatti la testa (soprattutto cuoio capelluto), il viso, la parte alta del torace e del dorso; scendendo verso il basso la quantità di ghiandole sebacee diminuisce e la pelle risulta più secca. Potrebbe essere per questo motivo che la sua pelle in quella zona risulta secca, inoltre l’esposizione al sole ne aumenta la disidratazione.
    Cordiali saluti
    Laura Gregnanin

    Rispondi
  5. Franco
    3 Settembre 2014 - 22:48

    Grazie gentile Laura per i suoi consigli e le interessanti informazioni che puntualmente mi comunica. Nei prossimi giorni acquisterò una crema con le caratteristiche che mi ha indicato.
    Cordiali saluti
    Franco Zanoni

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