Marzo 18, 2014 / approfondimenti
Filtri solari e fotostabilità
Dal blog www.cosmesiedintorni.blogspot.it
I prodotti solari svolgono un’azione protettiva cutanea contro i raggi UVA e UVB grazie alla presenza di sostanze, i FILTRI SOLARI, che possono essere FISICI (minerali, inorganici) o CHIMICI (sintetici, organici).
Sono stabili i filtri solari che utilizziamo? Quando la radiazione UV colpisce queste sostanze è possibile che si alterino e che portino alla formazione di derivati poco sicuri?
Da diversi anni si parla del problema della FOTOSTABILITA’ dei filtri solari organici: le radiazioni UV possono interagire con il filtro stesso e provocare la formazione di altre sostanze con possibili effetti fotoallergici e/o fototossici, e portare alla formazione di radicali liberi, irritazioni e dermatiti.
È importante inoltre che i filtri solari restino sulla superficie cutanea ed EVITARE un loro POSSIBILE ASSORBIMENTO TRANSCUTANEO.
Di seguito sono elencati i filtri chimici ammessi per legge (Regolamento 1223/09), il tipo di protezione da UV, le relative percentuali di utilizzo ed il grado di fotostabilità. In verde i filtri fotostabili, in rosso quelli che non lo sono o che destano preoccupazioni per reazioni avverse sulla cute, per possibile penetrazione transdermica o per un possibile effetto estrogenico.
- PABA-UVB-5%: Causa dermatiti fotoallergiche e fotosensibilità; porta ad un incremento della quantità di radicali liberi (ROS);
- Camphor Benzalkonium Methosulfate-UVB-6%: Fotostabile;
- Homosalate-UVB-10 %: Fotostabile ma possibili rischi per la salute umana;
- Benzophenone-3 (OSSIBENZONE)-UVA-10%: Fotostabile ma possibili rischi per la salute umana: penetrazione transcutanea e possibile attività estrogenica;
- Phenylbenzimidazole Sulfonic Acid-UVB-8%: Fotostabile;
- Terephthalydene Dicamphor Sulfonic Acid (Mexoryl SX)-UVA-10%: Fotostabile;
- Butyl Methoxydibenzoylmethane (AVOBENZONE)-UVA e parte UVB-5%: Non è fotostabile ma lo diventa se in formula è presente Octocrylene e/o Mexoryl, Tinosorb;
- Benzylidene Camphor Sulfonic Acid-UVB-6%: Fotostabile;
- Octocrylene-UVB-10%: Fotostabile;
- Polyacrylamidomethyl Benzylidene Camphor-UVB-6%: Possibili rischi per la salute umana;
- Ethylhexyl Methoxycinnamate-UVB-10%: Fotostabile se utilizzato da solo; in associazione con l’avobenzone lo destabilizza, ma se presenti Octocrylene e/o Mexoryl e Tinosorb si ha stabilità;
- PEG-25 PABA-UVB-10%: Possibili rischi per la salute umana;
- Isoamyl p-Methoxycinnamate-UVB-10%: Sotto osservazione per possibile penetrazione transdermica; possono causare irritazione alla pelle ed allergie da contatto;
- Ethylhexyl Triazone-UVB-5%: Fotostabile;
- Drometrizole Trisiloxane-UVB e parte UVA-15%: Fotostabile;
- Diethylhexyl Butamido Triazone-UVA-10%: Fotostabile;
- Methylbenzylidene Camphor-UVB parziale UVA-4%: Fotostabile ma possibili rischi per la salute umana;
- 3-Benzylidene Camphor-UVB-2%: Possibile disgregatore endocrino, può causare dermatiti fotoallergiche; persistente e bioaccumulativo nell’ambiente;
- Ethylhexyl Salicylate-UVB-5%: Non è fotostabile, si stabilizza in co-presenza con Ethylhexyl triazone, Tinosorb M o S, Octocrylene o Mexoryl;
- Ethylhexyl Dimethyl PABA-UVB-8%: Possibili rischi per la salute umana
- Benzophenone-4, Benzophenone-5-UVA-5%: Possibili rischi per la salute umana;
- Methylene Bis-Benzotriazolyl Tetramethylbutylphenol (Tinosrb M)-UVA e UVB-10%: Fotostabile;
- Disodium Phenyl Dibenzimidazole Tetrasulfonate-UVA-10%: Fotostabile;
- Bis-Ethylhexyloxyphenol Methoxyphenyl Triazine (Tinosorb S)-UVA e UVB-10%: Fotostabile;
- Polysilicone-15 (Parsol)-UVB-10%: Fotostabile;
- Diethylamino Hydroxybenzoyl Hexyl Benzoate-UVA-10%: Fotostabile.