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Filtri solari e fotostabilità

sfondoDal blog www.cosmesiedintorni.blogspot.it

I prodotti solari svolgono un’azione protettiva cutanea contro i raggi UVA e UVB grazie alla presenza di sostanze, i FILTRI SOLARI, che possono essere FISICI (minerali, inorganici) o CHIMICI (sintetici, organici).

Sono stabili i filtri solari che utilizziamo? Quando la radiazione UV colpisce queste sostanze è possibile che si alterino e che portino alla formazione di derivati poco sicuri?

Da diversi anni si parla del problema della FOTOSTABILITA’ dei filtri solari organici: le radiazioni UV possono interagire con il filtro stesso e provocare la formazione di altre sostanze con possibili effetti fotoallergici e/o fototossici, e portare alla formazione di radicali liberi, irritazioni e dermatiti.

È importante inoltre che i filtri solari restino sulla superficie cutanea ed EVITARE un loro POSSIBILE ASSORBIMENTO TRANSCUTANEO.

Di seguito sono elencati i filtri chimici ammessi per legge (Regolamento 1223/09), il tipo di protezione da UV, le relative percentuali di utilizzo ed il grado di fotostabilità. In verde i filtri fotostabili, in rosso quelli che non lo sono o che destano preoccupazioni per reazioni avverse sulla cute, per possibile penetrazione transdermica o per un possibile effetto estrogenico.

  1. PABA-UVB-5%: Causa dermatiti fotoallergiche e fotosensibilità; porta ad un incremento della quantità di radicali liberi (ROS);
  2. Camphor Benzalkonium Methosulfate-UVB-6%: Fotostabile;
  3. Homosalate-UVB-10 %: Fotostabile ma possibili rischi per la salute umana;
  4. Benzophenone-3 (OSSIBENZONE)-UVA-10%: Fotostabile ma possibili rischi per la salute umana: penetrazione transcutanea e possibile attività estrogenica;
  5. Phenylbenzimidazole Sulfonic Acid-UVB-8%: Fotostabile;
  6. Terephthalydene Dicamphor Sulfonic Acid (Mexoryl SX)-UVA-10%: Fotostabile;
  7. Butyl Methoxydibenzoylmethane (AVOBENZONE)-UVA e parte UVB-5%: Non è fotostabile ma lo diventa se in formula è presente Octocrylene e/o Mexoryl, Tinosorb;
  8. Benzylidene Camphor Sulfonic Acid-UVB-6%: Fotostabile;
  9. Octocrylene-UVB-10%: Fotostabile;
  10. Polyacrylamidomethyl Benzylidene Camphor-UVB-6%: Possibili rischi per la salute umana;
  11. Ethylhexyl Methoxycinnamate-UVB-10%: Fotostabile se utilizzato da solo; in associazione con l’avobenzone lo destabilizza, ma se presenti Octocrylene e/o Mexoryl e Tinosorb si ha stabilità;
  12. PEG-25 PABA-UVB-10%: Possibili rischi per la salute umana;
  13. Isoamyl p-Methoxycinnamate-UVB-10%: Sotto osservazione per possibile penetrazione transdermica; possono causare irritazione alla pelle ed allergie da contatto;
  14. Ethylhexyl Triazone-UVB-5%: Fotostabile;
  15. Drometrizole Trisiloxane-UVB e parte UVA-15%: Fotostabile;
  16. Diethylhexyl Butamido Triazone-UVA-10%: Fotostabile;
  17. Methylbenzylidene Camphor-UVB parziale UVA-4%: Fotostabile ma possibili rischi per la salute umana;
  18. 3-Benzylidene Camphor-UVB-2%: Possibile disgregatore endocrino, può causare dermatiti fotoallergiche; persistente e bioaccumulativo nell’ambiente;
  19. Ethylhexyl Salicylate-UVB-5%: Non è fotostabile, si stabilizza in co-presenza con Ethylhexyl triazone, Tinosorb M o S, Octocrylene o Mexoryl;
  20. Ethylhexyl Dimethyl PABA-UVB-8%: Possibili rischi per la salute umana
  21. Benzophenone-4, Benzophenone-5-UVA-5%: Possibili rischi per la salute umana;
  22. Methylene Bis-Benzotriazolyl Tetramethylbutylphenol (Tinosrb M)-UVA e UVB-10%: Fotostabile;
  23. Disodium Phenyl Dibenzimidazole Tetrasulfonate-UVA-10%: Fotostabile;
  24. Bis-Ethylhexyloxyphenol Methoxyphenyl Triazine (Tinosorb S)-UVA e UVB-10%: Fotostabile;
  25. Polysilicone-15 (Parsol)-UVB-10%: Fotostabile;
  26. Diethylamino Hydroxybenzoyl Hexyl Benzoate-UVA-10%: Fotostabile.

 

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