Siamo alla frutta!

C’è chi si lamenta perché i pediatri danno, sull’alimentazione dei bambini, indicazioni poco personalizzate, per nulla calate nel contesto familiare, senza fornire indicazioni sull’importanza della qualità degli alimenti e della stagionalità di frutta e verdura, fornendo poche informazioni, nonostante la montagna di evidenze scientifiche, sulla correlazione tra alimentazione e insorgenza delle malattie…ebbene, ci sono delle novità!

Dopo il tentativo (per fortuna svelato!) di affidare la piramide della corretta alimentazione dei bambini alla Mellin (vedi post “La piramide alimentare della prima infanzia”) ecco qui una bella “locandinacontrotendenza” da appendere nella sala d’aspetto pediatriche in bella vista e dépliant per le famiglie, diffuse dalla Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp), dove a colpi di immagini essenziali, facilmente memorizzabili vengono promossi con un bel cerchio verde tutti i prodotti industriali perché più “sicuri” e bocciati gli alimenti freschi, con preparazione casalinga con i sapori veri, a bassissimo impatto ambientale!!!

La bocciatura si deve al fatto che questi alimenti vengono ritenuti poco sicuri per i possibili residui di pesticidi (nel depliant si legge che: ‘Il 50% della frutta fresca contiene livelli di pesticidi non idonei all’alimentazione infantile’ e che: ‘il 35% del grano in Italia contiene residui di pesticidi troppo elevati per l’alimentazione infantile’) o per manipolazioni casalinghe non idonee…invece gli aromi artificiali contenuti nelle prime creme di cereali, o lo zucchero aggiunto alla frutta…son tutte aggiunte “controllate”…ma da chi? E con che obiettivi? Forse la salute dei bambini che così si abituano al gusto industriale e innaturale dello zucchero?

 Da segnalare anche l’incentivo anche all’uso del biberon il cui uso è sconsigliato fin dai primi mesi di vita da tutte le associazioni internazionali che si occupano di allattamento (OMS, Ibfan, Leche League ecc.), e soprattutto dopo il primo anno di vita porta ad un aumento dell’incidenza di obesità del 3% per ogni mese di vita utilizzato! come segnalato nelle decalogo contro l’obesità SIP SIPPS “MiVoglioBene“.

Vero è che nei prodotti coltivati con metodo convenzionale ci possono essere dei residui di pesticidi e altre sostanze sulle quali vi sono ancora molti sospetti, ad esempio si sta diffondendo la presenza di più residui di sostanze (multiresiduo) tutte nei limiti di legge (cfr “Pesticidi nel piatto 2011”)…ma e prendere in considerazione le produzioni biologiche? E tutte le famiglie che coltivano l’orto senza mettere chimica?

Suggerire ai genitori di abituare i bambini al sapore industriale ed al gesto di consumare la frutta in scatolata significa creare futuri consumatori industriali, dipendenti, abituati al sapore ad alla scelta di un cibo che inquina l’ambiente in cui dovranno vivere e crescere, cercando di riprodursi (ma la natura nella sua saggezza ha già prodotto un aumento vertiginoso sia dell’infertilità maschile che femminile!).

Il Movimento in Difesa del Cittadino (Mdc) è insorto chiedendosi “a che gioco stanno giocando i pediatri? curano i bambini o gli interessi dell’industria alimentare specializzata per l’infanzia?” (leggi tutta la posizione) e per fortuna non tutti i pediatri la pensano come alla Fimp. Il gruppo Associazione Culturale Pediatri (Acp) fa delle proposte che vadano veramente in difesa della salute dei bambini stessi (leggi la loro posizione) ribadendo che, se la famiglia ha un’alimentazione salutare (e su questo punto sottolineano l’importanza di fare informazione alle famiglie!) i bambini possono essere tranquillamente svezzati con i cibi usati in famiglia, che bisogna battersi perché le leggi sulla produzione degli alimenti garantiscano che tutti gli alimenti siano a misura di bambino (e non che ci siano alimenti per bambini!)…insomma dicono quelle cose di buonsenso, che vanno per una via forse troppo diritta, troppo alla luce del sole, che non lascia angoli oscuri dove nascondersi a fare affari d’oro alle spalle della salute collettiva.

Se poi volete far sentire la vostra voce, potete scrivere una cartolina come suggerito da BabyConsumers e Ibfan Italia:
1. Collegati agli indirizzi www.babyconsumers.it oppure www.ibfanitalia.org e scarica la cartolina
2. Allegala ad una mail con oggetto “Sull’alimentazione dei nostri figli vogliamo decidere da soli!”
3. Inviala ai seguenti indirizzi:info@plasmon.it,segreteria@fimp.org, segreteriaministro@sanita.it ed in copia a: info@babyconsumers.it, segreteria@ibfanitalia.org
4. Se lo desideri, aggiungi un tuo breve messaggio (le associazioni raccomandano: usa toni educati, siamo a Natale!)

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