Per l’anno che verrà…speriamo per il mondo che verrà…

Siamo in chiusura d’anno e in chiusura di molte fatiche, ma anche di tante soddisfazioni per la voglia di muoversi, di conoscere e di cambiare che si respira nell’aria… per fortuna non solo aria di crisi pesante, schiacciante… è da questa voglia che ho visto negli occhi e nell’interesse delle persone in questi mesi che nasce l’idea di condividere desideri per l’anno nuovo…io inserisco quelli che mi hanno colta al ritorno da un viaggio…se voi ne avete da condividere mandateli, potremmo inserirli di seguito se avete piacere con il vostro nome tra parentesi o anonimi, con la speranza che, come spesso accade, una volta che questi desideri son scritti e detti, inizino anche a prendere forma…

Mi piacerebbe vivere in un mondo…

dove si possa andare avanti guardando indietro

dove venga apprezzato il fare qualche passo indietro

dove i bambini possano tornare a giocare in strada

dove le mamme abbiano latte per tutti i bambini, anche se non sono loro

dove i bambini tornino ad essere preziosi, condivisi e co-educati

dove la tecnologia possa eventualmente convivere con le relazioni sociali e non prenderne il posto

dove il cibo torni ad essere fonte di vita e di salute

dove tutti, ma proprio tutti, diano valore e rispettino il lavoro e la fatica degli altri

dove imparare a guardarci dentro per conoscere noi stessi ci apra alla
condivisione ed all’empatia verso l’altro, anche perchè come diceva Seneca:
si fugge sempre in compagnia di sé stessi! (Luigi)

dove la cura per il bene comune non sia formula da usare nei convegni ma prassi di vita quotidiana (rolic)

dove tutti aprano il loro cuore e condividano i loro saperi (Daniela)

dove le parole siano al servizio della sincerità (Elda)

dove ti creavi dei rivali,troverai dei compagni,dove immaginavi dei nemici,ti farai dei fratelli (Teresa)

 

5 Risposte all'articolo “Per l’anno che verrà…speriamo per il mondo che verrà…”

  1. luigi
    14 Dicembre 2011 - 23:07

    Sull’onda dell’emozione del momento aggiungerei ai tuoi condivisibili desideri l’invito a guardarsi dentro alla ricerca dell’Altro che troppo spesso finiamo per rifiutare ritenendolo poco consono ai nostri sempre più rigidi schemi mentali. Un conoscere se stessi che si apra alla condivisione ed all’empatia verso l’altro e a quanto consideriamo altro da noi! Ed allora ben vengano le provocazioni costruttive che si pongono l’obiettivo di rimuovere incrostazioni e una routine consuetudinaria che è l’anticamera della perdita d’interesse e dell’abulia. Nel mio quartiere è bastato chiudere i cassonetti per dare il la ad una piccola significativa sana piccola rivoluzione. Ci si accorge ora di quanto fosse superficiale il nostro rapporto con lo smaltimento dei rifiuti e si toccano adesso con mano le problematiche connesse. Ci si rende anche conto (ed è un bel momento di consapevolezza politica) di quello che potrebbero fare le industrie alimentari (e non) per favorire questa nuova nascente consapevolezza verso le problematiche ambientali. Non rubo altro spazio ad altri commenti. Chiudo citando un grande..Seneca..che invitava Lucilio a smettere di fuggire provando piuttosto a cambiare il suo spirito perché..si fugge sempre in compagnia di sé stessi!

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  2. rolic
    16 Dicembre 2011 - 17:47

    dove la cura per il bene comune non sia formula da usare nei convegni ma prassi di vita quotidiana

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  3. daniela
    17 Dicembre 2011 - 22:58

    dove tutti aprano il loro cuore e condividano i loro saperi

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  4. Elda
    18 Dicembre 2011 - 18:27

    dove le parole siano al servizio della sincerità

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  5. Teresa
    21 Dicembre 2011 - 09:31

    dove ti creavi dei rivali,troverai dei compagni,dove immaginavi dei nemici,ti farai dei fratelli.

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