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Cosmetici cibo per la pelle!

I molti impegni di questo periodo non mi hanno lasciato lo spazio per scrivere riflessioni ma con grande piacere pubblico questi pensieri e suggerimenti di Laura Gregnanin, collega biologa che si occupa di cosmesi naturale, perché…non ci nutriamo solo attraverso la bocca! Speriamo sia il primo di una lunga serie!

Michela Trevisan

Eccoci al reparto cosmetici, dobbiamo prendere una crema per il viso e c’è davvero l’imbarazzo della scelta: colori e confezioni si susseguono tra gli scaffali.

Ma quale crema prendere?? Liftante, antiage, idratante, elasticizzante, nutriente, protettiva, antiossidante, alle vitamine, agli acidi della frutta, al collagene ed elastina, alle proteine e alle alghe …

Munite di lenti di ingrandimento proviamo a districarci tra la selva di ingredienti scritti in etichetta dai nomi latini, inglesi e botanici.

Sappiamo cosa metteremo sulla nostra pelle? Riusciamo a leggere un’etichetta e a distinguere gli ingredienti di un cosmetico? Come possiamo “nutrire” la nostra cute?

 

I cosmetici accompagnano i nostri gesti quotidianamente sin dal mattino: dentifricio, sapone o doccia schiuma, tonico e crema, deodorante ed una spruzzatina di profumo prima di uscire di casa.

Nel giro di poco tempo applichiamo sulla cute numerose sostanze naturali o sintetiche di cui a malapena riusciamo a pronunciarne il nome.

Il cosmetico è come un buon cibo che ci permette di mantenere nelle migliori condizioni la pelle e gli annessi cutanei, e per quanto possibile rallenta la comparsa dei segni del tempo e nasconde qualche inestetismo.

E come un buon alimento, il buon cosmetico deve apportare alla cute tutte le sostanze di cui ha bisogno senza alterarne la normale fisiologia e meno ingredienti sintetici ci sono meglio è.

Acqua, grassi, vitamine, proteine, zuccheri, fibre, sali: sono presenti nel cibo ma anche nei cosmetici!

 

Ad esempio i grassi utilizzati in cosmesi hanno varie origini: minerale dalla distillazione del petrolio, dalla sabbia o quarzo, dai vegetali.

I grassi minerali sono estratti dal petrolio, troviamo Paraffinum liquidum, Petrolatum, Paraffin, Cera microcristallina, Ceresin, Ozocherite. Sono sostanze untuose al tatto, emollienti, lubrificanti, protettive in grado di veicolare sostanze funzionali sulla cute, ma ne impediscono la traspirazione.

Dalla lavorazione di silicio e carbone si ottengono invece i grassi siliconici; conferiscono idrorepellenza, scarsa untuosità, effetto vellutato, non irrancidiscono, permettono la traspirazione cutanea e nei prodotti per capelli donano lucentezza, buona pettinabilità ed effetto setoso. In etichetta compaiono sotto vari nomi come Dimethicone, Dimethiconol, Amodimethicone, Ciclopentasiloxane.

Arriviamo infine ai grassi vegetali che si estraggono dai semi e dai frutti di piante oleose; contengono sostanze che la stessa pelle produce e pertanto sono molto affini ad essa. La nutrono apportando ad esempio acidi grassi, ceramidi, vitamine, fosfolipidi, squalene.

In etichetta li troviamo con il loro nome botanico come Olea europea, Buthirospermum parkii, Theobroma cacao, Persea gratissima, Glycine soia, Simmondsia chinensis, Helianthus annus, Cocus nucifera, Aloe barbadensis.

Riassumendo i grassi minerali e siliconici non sono affini alla cute ma la proteggono e lubrificano, quelli vegetali oltre a questo la nutrono naturalmente.

Voi quale preferite?

Una risposta all'articolo

  1. Teresa
    2 Dicembre 2011 - 08:51

    Ciao Michela!finalmente scrivi.Anche in questo caso grazie delle splendide indicazioni,soprattutto salutari!
    Ti ho scritto mail.Un abbraccio e GRAZIE
    Teresa

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