Aprile 2, 2010 / Articoli
Progetto scarpetta
foto centroleopardi.es
Le idee non mancano, ed a furia di farle girare, speriamo che qualcuna si realizzi!
Una di queste è il “Progetto scarpetta”. Tutto è nato nella mia testa vedendo la mamma di Michele, una donna semplice, esile,ripulire scrupolosamente il proprio piatto e quello del marito…con una pezzo di pane! Un gesto semplice, ma ormai demodè, difficile da osservare nei ristoranti, nelle mense ed anche nelle case, dove spesso i piatti vengono abbandonati con avanzi più o meno cospicui di cibo, che raramente viene riutilizzato. Questo gesto è stato abbandonato probabilmente perché viene visto come un surplus di calorie da chi è in perenne lotta con il peso, oppure perché nelle famiglie che vivono di corsa, il pane viene sostituito da crackers e grissini, che si conservano più a lungo e sono più sfiziosi….ma anche molto più calorici del pane e non si prestano per fare la scarpetta!
E il “Progetto scarpetta” allora in cosa consisterebbe? Da cos’altro nasce?
Il progetto nasce da quel desiderio profondo di far recuperare ai bambini, e perché no anche agli adulti, il valore del cibo, la “religiosità” del pasto. Se buttare via il cibo avanzato gli fa perdere valore, arrivare alla fine del piatto con ancora quel po’ di posto nello stomaco per farci stare volentieri anche la scarpetta…gli può far acquistare valore!
Ed allora questo progetto, che prevede di offrire ai bambini una quantità di cibo che lasci un posticino per la scarpetta, può essere avviato subito in famiglia, ma potrebbe anche essere avviato nelle mense scolastiche? Magari solo un giorno alla settimana…il giorno dell’educazione all’ambiente, alla salute, al rispetto per il resto del mondo…
Daniela
2 Aprile 2010 - 07:19Approvo assolutamente, aumenta la gioia del pasto!