Vite estreme

Apparentemente normalissimi impiegati, parrucchiere, medici, infermiere, agenti di commercio… ma nella realtà praticanti di vite quotidianamente talmente estreme da far apparire chi pratica sport considerati estremi molto assennato. Definizione di Wiki: sono definiti sport estremi quegli sport di estrema difficoltà, ai limiti delle leggi fisiche e della sopportazione del corpo umano, un’altra definizione dal dizionario online è: gli sport che comportano un alto rischio per chi li pratica.

… state leggendo e probabilmente contemporaneamente vi starete chiedendo se sono definitivamente uscita di senno (da noi di dice “fora come un balcon”)…ma la mia riflessione deriva da una semplice osservazione…

Proviamo a dare una definizione di “vita estrema” rielaborando la definizione di sport estremo…vite di estrema difficoltà, ai limiti delle leggi fisiche e della sopportazione del corpo umano…quelle che comportano un alto rischio per chi li pratica

Prendiamole in considerazione per punti…(da brava vergine!)…

Vite di estrema difficoltà: affannosi incastri di lavoro, spesa, accudimento di figli e della casa dove ogni piccolo imprevisto (anche un amico che passa a salutarci) diventa fonte di stress intollerabile e dove non rimane tempo nemmeno per parcheggiare un po’ più lontano della destinazione!

Ai limiti delle leggi fisiche: provate a pensare il nostro corpo per cosa è concepito…per muoversi, arrampicarsi sugli alberi, stare accovacciato per lunghi periodi, sopportare il freddo invernale ed il caldo estivo…e le nostre vite come sono fin da bambini…seduti su sedie (naturalmente inconcepibili) per la maggior parte delle nostre ore di veglia, per lo più immobili, vestiti d’inverno come palombari e d’estate barricati in ambienti “climatizzati”…

E della sopportazione del corpo umano: pensate quanti dolori articolari, soprattutto alla schiena, alle spalle, ai gomiti, ai polsi procura questa immobilità! Quanta ansia e quanto disagio causano gli impegni tutti accavallati e la mancanza di tempo libero (terminologia ormai desueta)

Le vite che comportano un alto rischio per chi le pratica: pensate, oltre allo stress delle vite infarcite che viviamo, anche a quello che mangiamo…farine bianche, formaggi industriali, pochissimi ortaggi e spesso congelati, “grassi vegetali”, alimenti precotti e confezionati…il tutto fa aumentare vertiginosamente (solo l’alimentazione: 90% diabete, 80% di ipertensione, 75% di infarti…), insieme alla sedentarietà le probabilità (che diventa praticamente certezza) di ammalarci di malattie evitabilissime e che compromettono profondamente la qualità della nostra vita…

…e allora chi è veramente incosciente?

6 Risposte all'articolo “Vite estreme”

  1. dino
    5 Febbraio 2011 - 13:18

    la semplicità di questo articolo è come la Verità della Realtà,
    la si beve come un bicchiere d’acqua,
    e allora beviamo tanta di questa acqua ….
    sempre molto belle le riflessioni della
    dott.sa Michela.
    un abbraccione da dino.

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    1. Michela Trevisan
      6 Febbraio 2011 - 12:59

      grazie! d’altra parte i grandi cambiamenti iniziano dalle piccole cose

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  2. Chiara
    5 Febbraio 2011 - 23:04

    Beh, è proprio vero! A volte però la mia ricerca di cibi sani, verdure incontaminate, cereali biologici, farine economiche ma senza pesticidi e zuccheri non raffinati… mi sembra una vita paragonabile a chi pratica uno sport estremo: è difficoltosa piena di “cunicoli” ma, porta a delle grandi soddisfazioni benefiche in termini di salute e stile di vita!:-)
    Schivare le grandi abbuffate familiari, cercare di non farsi notare se non si assaggiano le frittelle della zia o i crostoli appena fritti….beh vita misteriosa ma molto appagante!!!!
    Grazie d.ssa dei suoi articoli.
    Chiara :-)

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    1. Michela Trevisan
      6 Febbraio 2011 - 13:07

      Ciao Chiara, grazie dello spunto!
      a volte anche la ricerca dell’alimentazione troppo perfetta ci stressa, anche io a volte mi son trovata a stressarmi per mangiare bene…mi son fermata a riflettere ed ora penso…ben vengano un po’ di imperfezioni, una frittella della zia, i galani appena fritti (anche perché si mangiano solo poche volte l’anno), che ci aiutano anche ad apprezzare di più le belle insalate ed i cereali integrali, gli scambi in famiglia o nei gruppi ci aiutano poi ad apprezzare la solitudine, ma anche ad avere un po’ di esperienza di vita vissuta in più! :P

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  3. Teresa
    6 Febbraio 2011 - 09:12

    e la causa principale di tutto?LA FRETTA!non ascoltiamo la voce del corpo che non mente mai.La medicina tradizionale cinese afferma che la fretta,il non prenderci delle pause salutari per capire che cosa stiamo facendo,segnala un eccesso nella loggia funzionale del fegato e da qui tutti i sintomi che ne derivano:supereccitazione,nausea,cefalea,insonnia ecc.
    Un abbraccio a Michela che ci dà l’opportunità di fare delle riflessioni
    teresa

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    1. Michela Trevisan
      6 Febbraio 2011 - 13:09

      Grazie Teresa per questi ulteriori spunti, quando vivevo a Milano mi aveva molto colpito un detto… la gattina di nome furia (fretta) fa tutti i gattini morti! un abbraccio, a presto Michela

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