Una corretta informazione da parte della gente crea una consapevolezza che influenza e modifica il mercato.

Non possiamo affidare la nostra salute unicamente al mercato che ci propina ciò che ci piace e che ci fa comodo. Abbiamo il dovere di impiegare un po’ del nostro tempo per informarci su che sostanze ingeriamo, così come ci informiamo nei minimi dettagli sugli ultimi cellulari o lavatrici o itinerari turistici. Non è una questione di tempo, ma di responsabilità nei propri confronti e delle persone che ci vivono accanto.

Il mercato, per sua logica, si adegua alle istanze, ai desideri e alle nuove sensibilità che emergono dalle singole persone e che nel loro insieme fanno opinione. Tale opinione, colta dal mondo produttivo, commerciale ed anche legislativo, induce a cambiamenti positivi utili anche per le persone che meno si informano e meno si educano. Dunque quel “po’ alla volta” è un grande fiume che rimodella la nostra società.

Porto un esempio di come l’industria alimentare si sia adeguata a una esigenza della gente, a una moda. E’ un buon inizio ma non ancora sufficiente per la vendita dell’alimento di qualità: il non utilizzo dei grassi idrogenati nei preparati alimentari, come biscotti, merendine, krechers, gelati, etc.

Sono convinta che il passo successivo sia la consapevolezza della gente che la margarina è un grasso vegetale idrogenato e che qualsiasi olio vegetale, se estratto a caldo, è ugualmente dannoso; arriveremo presto all’eliminazione dalle nostre tavole di questo alimento non nutritivo e dannoso.

Lascia un commento